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Il ragazzo fu spinto sul palchetto. S'arrestò, in piedi, ogni muscolo teso e pronto a scattare, e con gli occhi cupi dardeggiò un'occhiata intorno, scrutando ciò che dal recinto non aveva potuto scorgere. Il mercato si trovava sul lato del cosmodromo della famosa Piazza della Libertà, proprio davanti alla collina sul cui cocuzzolo si erge l'ancor più famoso Presidio del Sargon, capitale dei Nove Mondi. Al ragazzo, quel luogo non diceva nulla: non sapeva neppure su quale pianeta si trovasse. Guardò la folla.

Qui, non c'è nulla che potresti fare, e tu lo sai meglio di me. Se io muoio prima di averti liberato, passi in proprietà al Sargon. — Prima dovranno prendermi! — Ti prenderanno, di questo puoi star certo. Ma anche se io ti liberassi, la questione non cambierebbe di molto. Quali professioni sono accessibili a un liberto? L'accattonaggio, si. Ma per riuscire a beccare qualche spicciolo, dovresti come minimo farti cavare un occhio. La stragrande maggioranza dei liberti continua a lavorare per i loro ex-padroni, lo sai: i nati liberi strillano come aquile, se li si pone sullo stesso piano del liberto.

Ma spesso Baslim si svegliava con un fagotto caldo stretto contro la schiena, e capiva che il ragazzo doveva aver avuto un altro incubo. Baslim aveva il sonno leggerissimo e odiava dividere il proprio letto con altri. Ma non una volta volle costringere Thorby a tornarsene sul suo materasso. A volte, il ragazzo piangeva nel sonno, senza svegliarsi. Una notte, Baslim fu svegliato di soprassalto da Thorby che gridava: — Mamma, mamma! Senza accendere la luce, Baslim si trascinò in silenzio accanto al giaciglio del ragazzo e si chinò sopra il corpicino: — Bravo, bravo, figliolo, è tutto a posto.